L’INSERIMENTO IN AZIENDA E PERIODO DI PROVA
Patto di prova: patto accessorio (aggiunto) al contratto di lavoro che, formalmente, soddisfa l’interesse di
entrambe le parti, in quanto mezzo per verificare, in un determinato periodo di tempo, la reciproca
convenienza alla prosecuzione del rapporto. Nella pratica, il periodo di prova serve soprattutto al datore per
accertare le attitudini professionali del lavoratore prima di rendere definitiva l’assunzione.
Il periodo di prova è sempre soggetto ad un termine massimo. Normalmente esso ha la durata di sei mesi, ma i
contratti collettivi possono prevedere termini più brevi a seconda delle categorie dei lavoratori (e della
lunghezza del contratto). Trattandosi di termini massimi, le parti possono fissare termini più brevi, ma non più
lunghi i quali, se pattuiti, sono automaticamente ridotti.
Dalla norma emerge che il superamento della prova può avvenire sia per esplicita dichiarazione degli
interessati sia mediante la scadenza del termine, accompagnata dalla continuazione dell’attività lavorativa.
L’esito positivo dell’esperimento rende definitivo il contratto automaticamente, senza bisogno, cioè, della
stipula di un nuovo contratto.
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Andreotti Alessandro
Versione 24.09.22